I progetti di azioni positive
A norma dell'art. 44 del d.lgs. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, d'ora in poi Codice PO), tra il 1° ottobre e il 30 novembre di ogni anno, i datori di lavoro pubblici e privati, i centri di formazione professionale accreditati, le associazioni, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali possono richiedere al Ministero del lavoro e delle politiche sociali di essere ammessi al rimborso, totale o parziale, delle risorse finanziarie impegnate per l'attuazione di progetti di azioni positive che siano stati autorizzati sulla base del programma-obiettivo formulato, entro il 31 maggio di ogni anno, dal Comitato Nazionale di Parità.
Programma Obiettivo 2013
Con Decreto del 27 giugno 2013, il Ministero del Lavoro ha pubblicato il Programma Obiettivo 2013 per l'incremento e la qualificazione dell'occupazione femminile mediante l'inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro, e per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili. Formulato dal Comitato Nazionale di Parità, ai sensi dell'art. 10 lettera c) del d.lgs. 198/2006 (Codice PO), il Programma Obiettivo indica le tipologie di progetti di azioni positive che intende promuovere, i soggetti ammessi alla richiesta di rimborso (totale o parziale) e i criteri per la loro valutazione.
In coerenza con il più stringente quadro di finanza pubblica, il Programma Obiettivo 2013 promuove un perimetro di interventi più ristretto rispetto a quello originariamente formulato per il 2012 (non eseguito proprio per la mancanza di risorse finanziarie, come da decreto direttoriale n° 39/15 del 7 febbraio 2013) e appare ispirato alla concentrazione dell'impegno su un numero più limitato di progetti (per cui sia richiesto un contributo non inferiore a 60.000 euro), comunque improntati ad incidere sui fattori di disparità e favorire l'inserimento, la permanenza, il condizionamento e l'avanzamento professionale delle donne.
Il programma 2013 intende promuovere iniziative, azioni e interventi che, pur nell'attuale contesto di crisi economica ed occupazionale, agevolino l'ingresso e il reinserimento delle donne nel mercato del lavoro, seguendo la logica del "ponte intergenerazionale" all'interno delle aziende e del sostegno al consolidamento delle imprese femminili.
In questa prospettiva, sono promossi i progetti di azioni positive finalizzati a:
1.a. occupazione di donne under 35;
1.b. reinserimento di donne over 35;
2. consolidamento di imprese femminili (a titolarità e/o prevalenza femminile nella compagine societaria).
Nel primo caso - occupazione di donne under 35 - il progetto può essere presentato da datori di lavoro che vogliano assumere e formare le nuove dipendenti attraverso percorsi di trasmissione intergenerazionale delle competenze (mentoring e affiancamento di una lavoratrice/lavoratore senior).
Nel secondo caso - reinserimento di donne over 35 - il progetto può essere presentato da datori di lavoro che vogliano inserire in azienda donne inoccupate/disoccupate/fruitrici di prestazioni di sostegno al reddito attraverso percorsi di formazione, mentoring e affiancamento on the job da parte di risorse senior interne all'azienda.
Nel terzo caso - consolidamento delle imprese femminili - il progetto può essere presentato da imprese attive da almeno due anni e prevedere una o più delle seguenti azioni finanziabili:
a. studi di fattibilità per lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e mercati anche in settori emergenti;
b. iniziative tra più imprese femminili per la definizione e la promozione di prodotti e servizi, attraverso la fruizione in comune di servizi di supporto per l'accesso al credito, la creazione e promozione di marchi, sistemi consorziati di distribuzione e nel mercato;
c. formazione manageriale e/o specialistica finalizzata al rafforzamento dell'impresa.
Tra i requisiti a pena di improcedibilità è previsto che la durata massima del progetto non sia superiore ai 24 mesi e che gli Enti pubblici non possano partecipare né come proponenti, né come partner, qualora non abbiano approvato il piano triennale di azioni positive.
I progetti possono essere proposti al finanziamento dal 1° ottobre al 30 novembre 2013 e sono valutati secondo i criteri riportati nella griglia di valutazione in calce al programma-obiettivo e parte integrante del decreto.