"Positivo". Così Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl, definisce l'incontro odierno in videoconferenza con i Ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e degli Interni, associazioni datoriali e aziende per contrastare il fenomeno delle aggressioni alle lavoratrici e ai lavoratori dei trasporti.
Prosegue Pellecchia: "Entro mercoledì le parti presenteranno analisi e proposte sul tema per consentire ai Ministeri di approfondire meglio la questione e individuare le migliori soluzioni.
Il fenomeno fino a poco tempo fa riguardava soprattutto il trasporto ferroviario e quello pubblico locale, ma più recentemente registriamo anche aggressioni ai lavoratori negli aeroporti. Da tempo abbiamo sollevato il problema: qualunque lavoratore deve potersi sentire al sicuro nello svolgimento delle proprie mansioni. Per risolverlo è necessario che ciascun soggetto faccia la sua parte: non si può ridurre il tutto solo a una questione di ordine pubblico, perché la prevenzione può assumere un ruolo determinante.
Quello che chiederemo mercoledì è di arrivare a una omogeneità di azione da parte di tutte le aziende mediante anche l'adozione di un protocollo condiviso con i Ministeri, le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali. Riconosciamo che nel trasporto ferroviario, a tratto generale, la sicurezza è complessivamente aumentata, mentre nel trasporto pubblico locale, anche a causa della capillarità del servizio, la situazione è a macchia di leopardo ed è ulteriormente complicata dalla mancanza di un interlocutore aziendale unico, oltre che di dati affidabili relativi al fenomeno a livello nazionale".
Continua il Segretario generale: "È anche necessario puntare soprattutto sulla prevenzione, ma va curata di più anche l'assistenza post aggressione. Le aziende devono stare vicino ai propri dipendenti in questi momenti, offrendo tutta l'assistenza necessaria a partire da quella legale".